Lazio, Cataldi è il nuovo leader: da capitano a punto fermo di Sarri

ROMA – Si cerca un play in più, arriverà dal mercato. Ma la certezza, oggi, si chiama Cataldi. Non serve il “rewind” alla scorsa stagione per ricordarlo. Basta tornare indietro a domenica scorsa, all’amichevole in Spagna con il Girona: titolare, fascia da capitano al braccio nel giorno del 29º compleanno, uno dei migliori della Lazio, contrasti e impostazione, l’assist su punizione per sbloccare Castellanos contro l’ex squadra. L’anima del centrocampo. Sarà così anche a Lecce il 20 agosto: il debutto ufficiale è dietro l’angolo, mancano dieci giorni e Danilo in estate si è confermato sugli standard dell’ultima annata, al di là del coefficiente di difficoltà dei test fin qui affrontati, le passeggiate di salute di Auronzo e i due successivi ko internazionali contro Aston Villa e Girona.  

Reparto

Sarri si aggrappa a Cataldi, messo più in discussione dalle voci esterne che dal tecnico stesso. Luis Alberto, ieri fermo, ha vissuto una seconda parte di preparazione turbolenta a causa delle questioni contrattuali. Kamada è appena arrivato. Vecino è il jolly da impiegare anche davanti alla difesa, ma di partenza resterà mezzala, soprattutto adesso che il giapponese ha bisogno di recuperare brillantezza atletica. Basic e Marcos Antonio (ora ai box per problemi muscolari) non hanno dato segnali confortanti. Cataldi, al contrario, si è specializzato con il Comandante in panchina e ha mantenuto alte le aspettative. Il rendimento è cresciuto insieme alla fiducia. Nel 2022-2023 un totale di 39 presenze e 2.555 minuti: i rumors di mercato non stanno condizionando né la sua estate né le prestazioni.  

Forma

A Girona, tolto Castellanos (entrato nella ripresa e in gol nel finale), è stato uno degli ultimi a mollare. Sul pezzo pure quando la squadra è rimasta in inferiorità numerica per l’espulsione di Zaccagni. Ha pennellato la punizione sul piede del Taty, pescato solo solo sul secondo palo. La rete dell’argentino non è bastata per evitare la sconfitta, si è trattata comunque di una partita speciale: 29 anni festeggiati in campo con la fascia al braccio. Immobile, simbolicamente, gliel’ha concessa nel giorno del suo compleanno. In caso di forfait di Ciro, rimarrà sul braccio di Cataldi: è lui il vice-capitano biancoceleste, come da gerarchie già stabilite l’anno scorso. Il ragazzo cresciuto nel vivaio di casa, nelle gare in cui sono mancati contemporaneamente per infortunio Immobile e Milinkovic, ha ricevuto il riconoscimento dal tecnico rispondendo con prestazioni da leader, soprattutto nel derby del 6 novembre 2022 (0-1 firmato da Felipe Anderson).  

Certezza

Quella sfida sì, che non l’aveva fatto dormire. La concorrenza, al contrario, non lo spaventa. Anzi, aveva espresso in modo chiaro il suo pensiero ad Auronzo: «Servono giocatori forti, è fondamentale che arrivino per dare una mano alla Lazio». Cataldi, prima che tatticamente, è migliorato in esperienza e mentalità. Conosce il suo ruolo all’interno della rosa, sa quanto è diventato importante in campo e fuori. Le ultime settimane di lavoro, aspettando le ulteriori aggiunte che arriveranno dal mercato, hanno confermato il livello raggiunto. Le incognite nel reparto, al momento, sono rappresentate da calciatori insofferenti, innesti da ufficializzare e chi deve ancora entrare in forma. Cataldi prepara una stagione da protagonista. È diventato una certezza, i dubbi sono altrove.

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